Voce e Home Recording: come registrare

Se sei un* cantante solista o fai parte di una band, avrai avuto il bisogno di registrare la tua voce, che sia per registrare un brano, per una cover o altre necessità. Per poter registrare con una buona qualità nella propria stanza però, è necessario prendere qualche provvedimento.

Partiamo ovviamente dalla cosa fondamentale: un microfono. Se non disponete già di uno per registrare, potete procurarvene uno in base alle vostre necessità o alla strumentazione che avete già a disposizione, in entrambi casi consiglio l’uso di un microfono a condensatore. Vediamo brevemente i due tipi principali per l’home recording.

Microfoni a croce
Microfoni XLR a Condensatore
  • XLR/CANNON: Se avete già a disposizione una scheda audio, questa è la soluzione migliore rispetto un microfono USB. Un microfono molto ottimo per l’home recording che posso consigliarvi è il Rode NT1A, disponibile anche in versione kit con scheda Focusrite. Se cercate qualcosa di molto più economico posso suggerirvi un Neewer NW-700, che per iniziare può andare bene, ma sconsiglio per qualsiasi uso semi professionale.
Rode NT-USB
Microfono Rode NT-USB
  • USB: Se non avete una scheda audio o non ne sentite particolare bisogno per giustificare la spesa, potete ripiegare su un microfono USB che integra una sua scheda audio. Un buon microfono USB che posso consigliarvi sia per cantare che come microfono per chiamate o video è il Rode NT-USB.

Accessorio fondamentale è anche quello del filtro anti-pop, in grado di attenuare l’aria emessa dalle “P” e “S”, fermando colpi e sibili.

Come registrare

Vediamo adesso qualche consiglio per registrare nelle migliori condizioni.

Una cosa molto importante da tenere in considerazione, quando si deve registrare con un microfono a condensatore, è di non posizionarlo al centro della stanza.

Come mai?

Propagazione Riverbero
Propagazione del riverbero. In blu il suono diretto, in rosso il riflesso della voce.

Fate un esperimento: posizionatevi al centro della vostra stanza e nel silenzio, battete forte le mani. Se prestate attenzione, riuscirete a sentire una risonanza e del riverbero di risposta. Questo fenomeno avviene per colpa della riflessione, ovvero, spiegato in parole semplici, il suono rimbalza sulle pareti della stanza e ritorna indietro creando appunto riverbero, mentre altri elementi nella stanza sensibili alle vibrazioni dell’aria oscillano creando delle frequenze di risposte (esempio bracci a molle, corde di chitarra, ecc…).

Quando si registra è importante ottenere un suono più pulito possibile, senza riverberi eccessivi della stanza e senza frequenze di risonanza che possano disturbare la registrazione.

Come faccio ad evitare disturbi quindi? Qual è il punto migliore dove posizionarmi?

Prima di tutto, importantissimo tenersi lontani da vetri, specchi e finestre! In quanto sono superfici estremamente riflettenti.

Un metodo semplice, ma efficace, è quello di sfruttare il proprio armadio! Questo perché gli indumenti assorbono la maggior parte delle riflessioni oltre che aiutano ad assorbire rumori esterni. Non occorre infilarsi dentro l’armadio, ma basta posizionare il microfono davanti ad ante aperte.

Pannelli fono assorbenti
Pannelli Fonoassorbente

Se la soluzione dell’armadio non è possibile o vi è scomoda, potete anche ripiegare in un pannello fonoassorbente, che hanno lo scopo di assorbire il suono e di attutirlo il più possibile. Potete procurarvene uno molto semplicemente online, per poi posizionarlo sul muro dietro il microfono, in modo da assorbire le riflessioni, non è assolutamente la soluzione perfetta, ma è comodo per fare del semplice home recording. Ovviamente il microfono deve essere posizionato distante dal pannello e non attaccato ad esso.

Pannelli Fonoassorbenti Appesi
Pannelli Fonoassorbenti Appesi

Le cuffie da usare e come usarle

Bene, abbiamo brevemente visto come evitare disturbi dovuti alla stanza nella registrazione, ma ancora manca una fondamentale spesso trascurata per ottenere una registrazione più pulita possibile: le cuffie e il loro volume.

Partiamo analizzando i tipi di cuffie che abbiamo a disposizione:

Cuffie Grado Prestige SR-60e
Gradolab SR60e – Cuffie Aperte
  • Cuffie aperte: sono quelle cuffie che lasciano passare il suono fuori e lasciano entrare suoni esterni, in genere sono più fedeli come suono e risposta in frequenza ma sono assolutamente da evitare in fase di registrazione, in quanto, appunto, la loro caratteristica di essere aperte farà uscire il suono della base rientrando di conseguenza nella registrazione.
AKG K121S
AKG 121 – Cuffie Semi Aperte
  • Cuffie Semi-Aperte: sono una via di mezzo tra le cuffie aperte e chiuse, ma anche queste le sconsiglio per registrare se cercate il suono più pulito possibile, ma se con le cuffie chiuse avete problemi a registrare la vostra voce perché vi chiudono troppo le orecchie potete pure provarle per vedere se vi trovate meglio. La vostra migliore performance possibile ha comunque priorità.
Sennheiser HD 569
Sennheiser HD 569 – Cuffie Chiuse
  • Cuffie Chiuse: questo tipo di cuffie sono quelle che lasciano uscire ed entrare meno suono possibile, se cercate di ottenere una registrazione con meno disturbi possibili vi consiglio di ripiegare su questo tipo di cuffie, non tutti però potrebbero trovarsi a proprio agio con questo tipo come detto prima, ma tra poco vediamo come risolvere in modo alternativo.
KZ ZST
KZ ZST – Cuffie IEM
  • Cuffie IEM (In-Ear-Monitor): avete presente i musicisti in live che indossano delle cuffie che vanno attorno all’orecchio? Quelli si chiamano IEM e sono cuffie che “sigillano” l’orecchio, permettendo ai musicisti di sentirsi con chiarezza. In genere non le consiglio troppo per registrare dato che appunto si comportano come tappi.

Pro Tip: Le KZ ZST sono IEM estremamente economici (20€~), nonostante tutto le consiglio ai cantanti per via del loro suono, che pur non essendo eccelso, è abbastanza buono ma soprattutto ha spinta sulle frequenze medie, andando a dare un boost sulle 1000/2000kHz dove la voce si posiziona, perfetto per sentire meglio la propria voce specialmente in live.

Indipendentemente da ciò che sceglierete, come vi dicevo prima, c’è un piccolo consiglio che do ad ogni persona cantante o non che deve registrare la voce. Oltre ad avere la propria voce in cuffia grazie ad il monitoring a bassa latenza, consiglio sempre di registrare con una sola cuffia nell’orecchio, in quale dovete vedere voi da quale riuscite a sentire e percepire meglio la vostra voce. Questo perché registrare con entrambe le cuffie vi isolerà dall’ambiente circostante, oltre che vi farà perdere in parte la percezione precisa della vostra voce, mentre registrando solo con una sarete in grado di sentire l’ambiente che risponde e riuscirete a cantare in modo più naturale e rilassato. Prima vi avevo citato le cuffie IEM, vi invito a prendere un video live del cantante che preferite, e se fate attenzione, noterete pure loro utilizzano solo una cuffia o spesso se ne tolgono una. Questa regola non è sempre necessaria, ma se notate che fate fatica a cantare o non riuscite ad essere naturali, è meglio provare questo metodo.

Ultimi semplici consigli che vi posso dare, prima di mettervi a registrare assicuratevi di non avere altre fonti di disturbo: spegnete ventilatori ed aria condizionata, assicuratevi di avere il telefono in silenzioso senza vibrazione, in modalità aereo o spento, di azzerare il volume dei vostri altoparlanti e di non avere un volume delle cuffie esagerato al fine di evitare rientri che possano sporcare la registrazione.

In conclusione, per ottenere un buon risultato finale, è importante riuscire ad ottenere la qualità migliore possibile in sorgente, e seguendo questi piccoli accorgimenti sarete in grado di avere una traccia pulita. Mi raccomando, occhio al gain!

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